Ho sempre cercato di fare fotografia a mio modo, senza tecnicismi che togliessero spontaneità o limitassero la mia voglia di sperimentare (nonostante grossolani errori).
Prediligo il ritratto, amo i particolari, amo i difetti, amo la pelle rovinata dei volti, gli scavi aperti di storia personale.
A sfogliare giornali vien rabbia, il poro della pelle è diventato un nemico da combattere con ogni mezzo e ad ogni costo.
La gomma usata per eliminare ogni traccia di vissuto è una gomma enorme, brutta, inutile.
Ciò che vedete non è reale.
Su quella pelle di plastica tutto tende a scivolare, nessun sentimento vi è ancorato con forza.
Nel mio piccolo, mi piacerebbe iniziare con voi un percorso di lettura
di volti
di storie che non han bisogno di narrazione.
Del mio lavoro.
Spero possa piacerVi.
VALENTINA E ALICE
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